SIGNIFICARE L'INDICIBILE

L'equivocazione originaria e il gioco dell'analogia

nel"secondo" Wittgenstein

  

 

In quale ‘luogo’ del linguaggio si colloca il dire Dio? È esso uno dei tanti “giochi linguistici”, coincidente con il “discorso religioso”, all’interno del parlare proprio di una certa “forma di vita”, o si situa piuttosto ai limiti del linguaggio?

E il limite, in quanto letterale con-fine, può considerarsi ancora dominio dello spazio che delimita, per cui il dire che gli è proprio “funziona” secondo la stessa logica che vige entro tale spazio, o segue una logica altra? Sul e nel limite non accade forse il gioco altro dell’analogia e/o dell’equivocazione originaria, nel quale ognuno si trova “gettato” da un tempo immemorabile, e che si fa comprensibile solo alla luce di un pensiero (ana-logico) dell’origine, che risale e supera, congedandolo, il pensiero (puramente logico) del “principio”? E in tale gioco dell’analogia non risiede forse l’origine (equivoca) del soggetto, in cui questi viene linguisticamente messo (e rimesso) al mondo (e il mondo rimesso a lui)? Ma se così il religioso è innestato nell’etico e si lascia comprendere adeguatamente soltanto all’interno di quest’ultimo – e se l’etica, quale filosofia anteriore, denota ancor sempre l’esperienza-limite dell’origine – nel dire Dio non è sancita l’anteriorità del vocativo rispetto al nominativo? In continuità con il precedente La parola e l’ineffabile, questo libro prosegue il viaggio di scoperta nel pensiero di Wittgenstein, rintracciandovi, anche nella seconda fase, un “doppio risalimento” verso l’originario, il cui esito mostrerà che a “significare l’indicibile” non potrà che essere, infine, la vita stessa, il ‘luogo’ in cui l’origine (altrimenti inesprimibile) prende corpo. E si narra.

 

Acquisito il dottorato in filosofia con una tesi su Ludwig Wittgnstein, è docente di filosofia presso l’Istituto Filosofico Teologico “San Pietro” di Viterbo, aggregato al Pontificio Ateneo “S. Anselmo” di Roma, dove ha tenuto corsi di Storia della filosofia contemporanea, Storia della filosofia moderna, Filosofia della scienza e Filosofia del linguaggio. È anche presidente del Centro Studi e Ricerche IDOS (di cui è socio fondatore), che realizza e promuove studi sulle migrazioni in Italia e a livello internazionale, il principale dei quali è il Dossier Statistico Immigrazione. In particolare da anni si è specializzato nell’analisi dei processi di integrazione degli immigrati a livello territoriale.

 

Cliccando sui pulsanti qui sotto, puoi visualizzare un'anteprima del libro o andare alla pagina di acquisto.